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venerdì 3 dicembre 2010

Sud, lavoro, sinistra?

Giovedì 16 dicembre alle ore 18,00 a Maddaloni presso l’associazione Campo de' Fiori / officina del libero pensiero – Circolo ARCI in Via Starza 62 insolito e irrituale incontro: intitolato "sud, lavoro, sinistra? 10 domande a risposte plurali (e brevi) a 10 persone informate dei fatti” si svolgerà come un “quiz” televisivo d’altri tempi. Le domande, infatti, saranno inserite in maniera casuale in 10 buste numerate. Un ospite a turno sceglierà un numero da 1 a 10 e il conduttore .... leggi tutto

domenica 14 novembre 2010

Il lavoro esteso. Note a margine di un possibile dibattito

Sul lavoro contemporaneo ci sarebbe molto da dire.

(...) Nella fase attuale, nella quale prevale l’importanza del contenuto informativo sullo sforzo del singolo, il pilastro della ricchezza è l’intero sistema che sta attorno al luogo della produzione, è l’intera società. Più di ogni altra epoca storica il bene prodotto oggi è frutto non solo dello sforzo del singolo lavoratore, organizzato dalla singola impresa, ma della cooperazione sociale ... (leggi l'intero intervento)

lunedì 4 ottobre 2010

Una buona sfida per un nuovo inizio

questo “popolo del lavoro” costituisce una schiacciante maggioranza della popolazione ... ma non trova, nella politica attuale, una adeguata rappresentanza ... (leggi l'intervento)

domenica 1 agosto 2010

Vendola fuori tempo? Non mi sembra proprio, alla luce dei fatti.

La verità è un'altra: a destra c'è il terremoto, al centro il lavorio, a sinistra l'immobilismo (...) La sfida di Vendola è giusta e va appoggiata. Accanto ad essa e approfittando di essa va, però, avviato contestualmente un percorso per la costruzione di un partito del popolo del lavoro (...) (leggi l'intero intervento)

martedì 13 luglio 2010

La sfida dell’identità

Nel dire la mia su quest’epoca stupida, che anzi epoca non è, per l’assottigliamento culturale, per lo schiacciamento del vivere e del ragionare dentro la categoria della merce, unico dio rimasto in vita, spesso ho criticato chi vi si contrapponeva in nome dell’identità. L’identità comunista, intendo, naturalmente: quella grande, nata nel ‘900 con le rivoluzioni di inizio secolo e cresciuta nel dopo guerra con l’emergere dell’operaio-massa e delle enormi concentrazioni industriali... (leggi tutto l'intervento)

domenica 6 giugno 2010

Ma chi ha detto che non c'è.

Sono convinto che sia necessaria, in premessa, una dichiarazione d'intenti, così che la domanda restata nell'aria negli incontri con le mie compagne e i miei compagni di viaggio degli ultimi 15 anni abbia una prima risposta. Io credo che bisogna "mischiare le carte", far saltare le dighe che le organizzazioni della sinistra hanno costruito tra i relativi bacini di idee, persone, relazioni (e dunque servono "guastatori") e costruire invece ponti (e dunque servono anche "genieri", mi si passi il contraddittorio uso di termini militari): bisogna mettere insieme la sinistra, non semplicemente fare l'unità. Intendendoci, naturalmente, su che cosa significa sinistra. (...) (... continua la lettura ...)

domenica 23 maggio 2010

Accettare la sfida della contemporaneità, riconfigurare modalità e strumenti

E' una sfida intellettuale e politica: riconfigurare le categorie del moderno nel post - moderno. All'Aula Magna della Facoltà di Matematica Guido D'Agostino non si è lasciato scappare l'occasione per rilanciare sul tavolo della discussione la necessità di confrontarsi con il lascito e il destino delle categorie moderne, quelle relative dell'analisi scientifica della realtà, il tanto vituperato materialismo dialettico. (...) Conclusioni non scontate di una relazione lunga e intrigante nel pomeriggio praticamente estivo di quell'11 maggio (...) continua la lettura

domenica 25 aprile 2010

rivederci... un appuntamento di riflessione su politica, bene pubblico, collettività

Martedì 11 maggio 2010 - dalle ore 17,00 alle ore 19,00 presso l’Aula Magna “Mario Carfagna” della Facoltà di Scienze Matematiche, Fisiche e Naturali della Seconda Università, a Caserta, in Via Vivaldi 43
Credo si avverta da più parti, in un momento storico come quello attuale, dolente e confuso, per certi versi sconcertante, il bisogno di una riflessione corale, aperta, plurale e senza reticenze, libera da schemi o esiti preconfezionati, che sia innanzitutto ricerca, indagine, ascolto: sulla società nella quale viviamo, sulle sue istituzioni, su quale sia oggi l'essenza di ciò che definiamo "politica", "bene pubblico", "collettività".
Una riflessione che si avvalga anche di quelle risorse intellettuali che, spesso, vengono liquidate con approssimazione e fastidio dagli apparati formali della politica. Nell'intento di contribuire a tale analisi, spero possa rivelarsi utile l’incontro qui proposto, durante il quale il prof. Guido D'Agostino proporrà una traccia di discussione intorno ai nodi della crisi della rappresentanza, della partecipazione, delle trasformazioni che investono i rapporti sociali, politici, economici e culturali nel nostro tempo.

domenica 11 aprile 2010

Lascio rifondazione

Sono rimasto al mio posto fino all'ultimo. Ma dopo le elezioni del 28 e 29 marzo, ulteriore e decisiva tappa del processo neo-autoritario in atto, ritengo necessario impegnarmi esclusivamente per la costruzione di un grande partito della sinistra in grado di resistere all'ondata reazionaria. I progetti delle piccole federazioni non funzionano e sono inutili a questo scopo. Per questo lascio quella che è stata la mia casa negli ultimi 15 anni, lascio Rifondazione Comunista. (continua la lettura)

Errata corrige: a Maddaloni si vota

Il Consiglio di Stato ha ribaltato la decisione assunta dal TAR di accogliere il ricorso contro lo scioglimento dell'amministrazione comunale. Dunque si va al voto il 18 e 19 aprile. Il dispositivo è un vero e proprio atto d'accusa nei confronti delle ultime amministrazioni. Sembra banale in questo frangente dirlo, ma è necessario prendere le distanze. Anche se servirà a poco dal punto di vista elettorale perché i cittadini daranno un giudizio su ciò che è stato il centro sinistra a Maddaloni e non su ciò che promette, eventualmente, di essere in futuro. Ma questa presa di distanza è utile per ricostruire nei prossimi mesi e anni una capacità unitaria della sinistra e una connessione sentimentale con i nostri referenti sociali.
Confermo il mio personale impegno: voterò Rosario Cardillo, sebbene non condivida la sua scelta di collocarsi nella lista IDV-API e voterò come candidato a sindaco del PD Carmine Addesso, perché è necessario anche qui e adesso provare a "resistere" all'ondata reazionaria.

venerdì 19 marzo 2010

Maddaloni: sinistra, se ci sei batti un colpo.

A Maddaloni non si vota per l'elezione del Sindaco e del Consiglio Comunale. E' tutto rinviato, forse a novembre. Per quanto riguarda la sinistra è una buona notizia. Non siamo riusciti a presentare la lista a causa di veti incrociati, di un dibattito asfittico, di un vuoto di iniziative. Siamo arrivati all'ultimo minuto senza idee chiare, senza forze, perseguitati dal senso di sconfitta. Dobbiamo rimuovere questi macigni dalla nostra strada. Per farlo bisogna intervenire, metterci la faccia, tirarsi su le maniche. Non c'è alternativa senza fatica, senza impegno. Io ci sto, lo voglio fare, e comincio così. (continua la lettura)

sabato 6 marzo 2010

Per chi voterò?

Io ho deciso, per come mi è andata la vita da un anno o poco più a questa parte e per come è andata anche la vicenda politica interna alla federazione di Caserta di rifondazione comunista di prendermi un anno sabbatico, un anno di distanza e di riflessione. Ho pensato che fosse un mio diritto e l'ho fatto. Ma è da qualche giorno che in maniera suppongo maliziosa mi viene chiesto per chi voterò. E' bene allora sciogliere i dubbi in maniera pubblica, per quanto pubblica può essere una dichiarazione veicolata con questi mezzi. (continua la lettura)

La mosca e l'elefante (e la tigre)

"Un giorno nella foresta una mosca che scroccava un passaggio da un elefante era molto assetata e aveva voglia di dissetarsi al ruscello che passava lì vicino. Rivolgendosi all'elefante disse: "Che ne dici di andare a bere un po' di acqua fresca. Il ruscello è qui vicino.
L'elefante rispose: "Non andiamo al ruscello. Conosco una pozza di fango qui vicino. Andiamo a dissetarci lì, è molto meglio".
La mosca schifata replicò: "Ma no dai, gira a sinistra: il ruscello di acqua fresca è proprio qui vicino!!"
L'elefante questa volta nemmeno rispose. Girò a destra verso la pozza di fango."

La desistenza: che brutta parola !

La destra fa paura: in questa crisi la cultura da basso macello della guerra tra poveri sta avanzando. Si nutre delle paure e della precarietà infinita, del chiacchiericcio sulle prestazioni sessuali del premier e di più concreti provvedimenti di legge che smantellano la scuola pubblica, dividono ancora di più i lavoratori, introducono leggi razziali e criminalizzano le lotte. Di azioni che provano a intimidire l'informazione critica e la stampa libera. A questa cultura e a questa politica non vi è una opposizione efficace: il profilo moderato del PD non si presenta come una alternativa netta, sia dal punto di vista delle politiche economiche e sociali, che da quello della politica internazionale. Ma anche IdV la cui opposizione a Berlusconi è più urlata e conseguente, sui temi essenziali si presenta in continuità sostanziale con il PD. La sinistra di alternativa, di ispirazione ambientalista, anticapitalista e comunista è ai margini della politica. (continua la lettura)