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lunedì 17 ottobre 2011

E se non c'è, toccherà inventarlo ...

I cambiamenti sono processi. E non sempre va tutto come deve andare. Ma il cambiamento è necessario, perché così stiamo andando dritti verso la barbarie. La piccola violenza cieca dei casseur non è neanche la miliardesima parte della violenza di questo sistema economico che condanna un quinto della popolazione mondiale a morire di fame e di sete e, nei paesi "ricchi", il 90% della popolazione a fare i conti ogni volta che va a fare la spesa, lasciando la metà di essi in una incertezza totale sulle prospettive, negando ogni futuro. (leggi tutto)

domenica 16 ottobre 2011

Dopo il 15 ottobre: un soggetto politico di tipo nuovo?

15 ottobre 2011: nessuna frittata si può fare senza rompere le uova. L’epilogo di quel corteo, possente nei suoi livelli di consapevolezza e forza, per quanto nell’immediato costituisca una difficoltà, rappresenta in prospettiva una opportunità. Perché dimostra plasticamente la necessità dell’organizzazione. Preservare l’orizzontalità e la ispirazione enciclopedica delle culture che attraversano questo movimento globale è possibile, paradossalmente, a condizione che esso stesso avvii un processo urgente di costruzione politica e organizzativa. (leggi tutto)

Lettera aperta alla Preside del Liceo Manzoni di Caserta - 9 ottobre 2011

Gentile Preside,
Ho deciso di scriverle, prima che da padre di una studentessa, da cittadino e da democratico. E Le dichiaro in premessa le mie opinioni, ché solo dopo Le narrerò i fatti ed elencherò le richieste.
Le scrivo, intanto, perché forse Lei e il Suo stuolo di collaboratori da troppo tempo non partecipate ad una manifestazione di piazza e non respirate quell’odore dolce di primavera, qualsiasi sia la stagione in corso, quel vento di sorrisi, quel sapere che si spande nei cortei e rende bello il passo, e la musica che risuona e l’intelligenza critica del mondo che si accende, come promessa di futuro. (...) In secondo luogo perché credo che invece di reprimere bisognerebbe agevolare le lotte degli studenti contro politiche che tendono a ridimensionare e cancellare la scuola pubblica, per fare spazio ad un sistema di educazione privata che mercifica completamente il sapere e umilia la docenza.(...) In terzo luogo perché credo che dovrebbe rivedere con urgenza gli articoli 26 e 27 del regolamento del Suo Istituto, che prevedono un “trattamento speciale” per le assenze collettive e per le altre forme di lotta tipicamente studentesche e che, con tutta evidenza, si configurano lesivi del diritto alla libera espressione e manifestazione delle opinioni degli studenti, garantito dal combinato disposto dello Statuto degli studenti e delle studentesse e dalla nostra Carta Costituzionale.Infine perché ritengo che minacciare gli studenti di provvedimenti disciplinari in caso di partecipazione ad una manifestazione, oltre ad essere un comportamento contraddittorio con quanto previsto esplicitamente dallo Statuto degli studenti e delle studentesse, sia anche un odioso abuso di potere e che alcuni suoi collaboratori dovrebbero essere urgentemente edotti di ciò. (leggi tutto)